Mostra al MAXXI di Roma sull'enorme progetto di Sebastião Salgado con un allestimento importantissimo e bellissimo che trasforma il medium fotografico in una esperienza ancora superiore e composita (data dalle foto, dalla musica, dai video e dalle disposizione delle foto).
Dice Léila Wanick Salgado (curatela e progetto di allestimento)
una mostra fotografica è l'espressione visiva di una idea … volevo ricreare un ambiente dove il visitatore si sentisse avvolto dalla foresta e potesse immergersi sia nella sua vegetazione rigogliosa che nella quotidianità delle popolazioni native. La visita è accompagnata da una traccia audio composta appositamente per la mostra da Jean-Michel Jarre e ispirata ai suoni autentici della foresta, come il fruscio degli alberi, i versi degli animali, il canto degli uccelli o il fragore dell'acqua che cade a picco dalle montagne.
La maestosità della foresta è resa anche attraverso il riflesso negli specchi d'acqua per aumentarne la complessità e l'ingarbugliamento. Qui un gruppo di palme sulle sponde del fiume Jaú (stato di Amazonas, 2019).
e qui ancora di più. Un igapó, un tipo di foresta alluvionale inondata con frequenza dalle acque fluviali. Fiume Jaú (stato di Amazonas, 2019).
La foresta sconfinata. Questa è una ripresa della riserva forestale di Parima, istituita nel 1961 all'interno del territorio indigeno degli Yanomami. Prende il nome dalla Serra Parima, la quale sorge lungo il confine tra Brasile e Venezuela (Stato di Roraima, 2018). Il corso d'acqua pare disegnare un punto interrogativo…
Ancora più impressionanti della foresta, per il mio sguardo almeno, sono le montagne che ci sono all'interno dell'area della foresta amazzonica. La foresta ricopre totalmente la base delle montagne e via via si dirada per lasciare spazio alle pareti rocciose.
Qui, le "montagne della bella addormentata" sono il nome dato dagli abitanti di Sao Gabriel da Cachoeira alla Serra Curicuriari, di cui si scorge il profilo all'orizzonte. E' nella regione del Rio Negro centrale, a sud di Sao Gabriel. Questo gruppo di montagne ricorda delle isole che affiorano dalla foresta. Stato di Amazonas, 2009.
Il monte Roraima, all'interno dell'omonimo parco e nel territorio indigeno di Raposa-Serra do Sol. Fa parte della Serra do Paracaima e "rappresenta una formazione geologica alquanto peculiare. Con una vetta che raggiunge i 2.800 metri, questa montagna con la cima piatta che si erge sul confine con la Guyana e il Venezuela, appartiene alla categoria dei tepui che ospita specie vegetali e animali endemiche".
Serra Marauiá, nel territorio indigeno Yanomami nel comune di São Gabriel da Cachoeira, Stato di Amazonas, 2018
I ritratti degli indigeni sono l'altro grande capitolo del lavoro di Salgado nella foresta amazzonica e alcuni di questi sono particolarmente espressivi.
Lo sciamano Angelo Barcelos (nome indios: Koparihewë, che significa voce della natura) della comunità di Maturacá, dialoga con gli spiriti Xapiri attraverso delle visioni durante la scalata del Pico da Nebelina, la più alta montagna del Brasile. Per gli Yanomami, si tratta di un luogo sacro che loro chiamano Yaripo. Territorio indigeno Yanonami, Stato di Amazonas, 2014. La gestualità dello sciamano sembra dire agli spettatori della foto di fare un passo indietro e di tornare a casa…
La posa e la spontaneità di queste tre ragazze indigene colpisce particolarmente.
Sono Hahani, Tiniru e Ugunja presso un distrtto sanitario nei pressi del fiume Pretão (Jukihi). Ugunja ha perso la vita poco mesi dopo questo scatto. I Suruwahá hanno un alto tasso di mortalità causato dall'ingestione volontaria di timbó (Derris elliptica), una sostanza altamente tossica. Ai nostri occhi potrebbe sembrare una specie di suicidio ma per le loro, le vite sono semplicemente portate via dallo spirito aggressivo della pianta.
Territorio indigeno Suruwahá. Stato di Amazonas, 2017.
Nelle due sale di proiezione, ci sono due slideshow di foto di Salgado su due temi differenti.
in una (Planeta Amazônia, 2021) è mostrato il paesaggio boschivo, le cui immagini scorrono accompagnate dal suono del poema sinfonico Erosão (Origem do Rio Amazonas) opera del compositore brasiliano Heiotr Villa-Lobos (1887-1959) ed eseguita dalla Slovak Radio Symphony Orchesta Nell'altra (Retratos-Portraits, 2021), sono esposti alcuni ritratti di donne e uomini indigeni con in sottofondo una musica appositamente composta dal musicista brasiliano Rodolfo Stroeter
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